Movistar, Rémi Cavagna deluso dai primi mesi con la nuova squadra: “Io non sto dando nulla a loro e loro non stanno dando niente a me”

Quello di Rémi Cavagna era uno dei trasferimenti che avrebbe dovuto portare un po’ di aria nuova in casa Movistar. Il francese, lo scorso inverno, ha lasciato la Soudal-QuickStep dopo una lunga esperienza e ha deciso di accettare l’offerta della WorldTour spagnola, confidando sul fatto che avrebbe potuto trovare spazi diversi, e più ampi, rispetto agli ultimi anni con la maglia della formazione belga. Dopo sei mesi di stagione, però, la mossa di CicloMercato non sembra aver dato i suoi frutti: Cavagna, che ha appena ceduto il suo titolo nazionale a cronometro a Bruno Armirail, non ha ancora ottenuto risultati ragguardevoli con la nuova maglia.

“Non pensavo che avrei fatto così tanta fatica – le parole di Cavagna in un’intervista concessa a L’Équipe – Mi piace molto la possibilità di lavorare in una squadra diversa, ma per ora mi sono trovato di fronte a una barriera linguistica. Ho migliorato il mio spagnolo, ho fatto alcuni corsi e ora capisco quasi tutto. Ma quando devo esprimermi, faccio fatica ed è difficile integrarmi. In più, gli spagnoli formano una sorta di blocco, in radio durante le corse si parla solo spagnolo ed è una cosa complicata nei momenti importanti”.

Cavagna spera di essere selezionato per il Tour de France 2024, ma al momento non ha certezze: “Non lo so, a inizio stagione se n’è parlato, ma ora non ho novità. Ho guardato le cronometro del Tour e mi piacciono molto. Inoltre, ci sono altre bellissime tappe. E io so che una vittoria al Tour ti può cambiare la carriera. Se non parteciperò, per me sarà un duro colpo. Ma ho ancora speranze: finora non ho avuto una grande stagione, ma sento che sto migliorando e che se avessi carta bianca al Tour potrei cambiare il colore di tutta la mia annata”.

Il francese non nasconde la sua amarezza per queste prime settimane in Movistar: “Sono venuto qui per evolvere e invece le cose stanno andando indietro – le parole del francese – Ma io non ho cambiato squadra per fare 50esimo al Giro del Belgio. Valgo molto di più di questo. In questo momento, io non sto dando nulla alla squadra e la squadra non sta dando niente a me. È complicato”.

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